Angelo Branduardi, le canzoni più belle: da Il giocatore di biliardo a Cogli la prima mela.
Angelo Branduardi è uno dei cantautori più originali della storia della nostra canzone. Uno studioso della musica medievale e rinascimentale, che ha saputo riportare il passato nel presente, diventando un menestrello dell’epoca contemporanea. Le sue melodie fantastiche e la ricerca continua di armonie riconoscibili e originali lo hanno consacrato anche a livello europeo come uno degli artisti più versatili e apprezzati. Ripercorriamo la sua carriera attraverso cinque dei suoi capolavori.
Angelo Branduardi: le canzoni migliori
Angelo Branduardi – Confessioni di un malandrino
Brano tratto dal secondo album della sua carriera, La luna del 1975, è uno dei pezzi più famosi della prima parte della sua carriera. Il testo di questo brano è nient’altro che la traduzione e l’adattamento di una poesia del russo Sergej Esenin da parte dello slavista Renato Poggioli. Piccola curiosità: una parte della sua strofa è stato campionato da Caparezza nel brano La fitta sassaiola dell’ingiuria del suo primo album ?!. Ecco il video live di Confessioni di un malandrino:
Angelo Branduardi – Alla fiera dell’est
La canzone più famosa in assoluto di Branduardi è la title track dell’album del 1976. Si tratta di un adattamento di un canto pasquale ebraico intitolato Chad Gadya. La melodia di Alla fiera dell’est è curiosamente somigliante alla filastrocca inglese The House That Jack Built. Di seguito una versione live:
Angelo Branduardi – La pulce d’acqua
Title track dell’album del 1977, La pulce d’acqua è ispirata ai miti degli indiani d’america. Il nome Pulce d’acqua rimanda infatti a quello di uno sciamano nativo americano. La versione inglese del brano è invece un canto natalizio. Di seguito un’esecuzione dal vivo:
Angelo Branduardi – Cogli la prima mela
Come spesso capitato in questa fase della sua carriera, la title track del suo album diventa anche la canzone più famosa tratta dall’album stesso. Anche nel 1979 ad esempio Cogli la prima mela è diventata presto un suo classico. Si tratta della rielaborazione stavolta di una melodia medievale ungherese intitolata U naseho Barty. Questo un live di Cogli la prima mela:
Angelo Branduardi – Il giocatore di biliardo
E facciamo un salto in avanti fino al 1998 per chiudere questa playlist arrivando fino all’album Il dito e la luna. Album con i testi affidati non alla moglie Luisa Zappa, ma all’amico Giorgio Faletti, viene trascinato al successo dalla splendida Il giocatore di biliardo. Piccola curiosità: il ritornello di questo pezzo riprende il tema principale di House of the King dei Focus. Questo un live de Il giocatore di biliardo: